venerdì 22 giugno 2012

Marketing e Centri Estetici: "Ale......ma la mia è una piazza un po' particolare!"

Nella mia esperienza di consulente marketing per i centri estetici ho sentito più volte pronunciare le stesse frasi e le medesime lamentele.

Nel post precedente ho trattato la naturale idiosincrasia di tante estetiste nei confronti della vendita, ribadendoti comunque che il termine vendita mi piace poco ed esigo che tu utilizzi il vocabolo prescrizione.



Un'altra perplessità che emerge spesso nel corso del mio lavoro riguarda la "location", intesa come il posto, più precisamente il comune in cui è ubicato il centro estetico.
E' singolare per me notare come quasi tutte le titolari degli istituti di bellezza, ovunque si trovino, mi dicano sempre la stessa cosa:

"Ale, devi capire che la mia è una piazza un po' particolare!"

Questa frase, tradotta, significa più o meno: "Ale, le tue strategie possono andare benissimo per altri, ma nel mio caso non funzioneranno, i clienti del mio paese sono brutti, sporchi e cattivi...o meglio, sono dei tirchi pazzeschi!."



Perdonami, ma mi viene da ridere.
Rido non perché intendo dileggiarti o mancarti di rispetto; rido perché devo confessarti che anch'io, quando possedevo il mio centro estetico, pensavo la medesima cosa!
Rido anche perché, qualche anno fa, ho sentito rivolgermi la medesima osservazione da una mia cliente, titolare di un lussuoso centro estetico situato a pochi minuti di distanza,a piedi, dal Duomo di Milano.
Per aiutarti a capire meglio la situazione ti preciso che l'istituto in questione, di medie dimensioni e con uno staff di tre collaboratrici compresa la receptionist, incassava ai tempi una cifra variabile tra i 5000 e gli 8000 € giornalieri, tutti i giorni.
Ebbene, la proprietaria ebbe la voglia di lamentarsi asserendo che la sua clientela, composta in prevalenza dall'aristocrazia ed imprenditoria meneghine, era profondamente taccagna!
Insomma, moltissime professioniste dell'estetica ritengono di lavorare in una realtà caratterizzata da clienti poco proclivi a spendere oppure particolarmente attenti al risparmio.

Il folle ricorrere a siti di social buying quali Groupon ne è una testimonianza esemplare.

In realtà un'analisi lucida delle varie situazioni rivela l'esistenza delle medesime problematiche per tutte le proprietarie dei centri estetici, a prescindere dalla collocazione.
Certo, probabilmente possedere un istituto nel cuore di Cortina è diverso dal gestirne uno in un paesino di mille anime della Basilicata, ma ho riscontrato che i problemi da affrontare e risolvere sono sempre gli stessi.

Tu hai quattro problemi prioritari:

  • trovare buoni clienti e tenerteli stretti;


  • trovare buoni collaboratori e tenerteli stretti;


  • battere i tuoi concorrenti, sempre più numerosi ed agguerriti;


  • sviluppare buoni incassi e guadagnare a sufficienza.


La strada maestra per superare brillantemente questi quattro dilemmi passa necessariamente attraverso il marketing.
Te l'ho già scritto in diversi articoli: al bando i professori ed al rogo tutti i termini complicati, che presuppongono soluzioni complesse e quindi inefficaci.
Niente business plan, vietate parole come break even point, redemption, advertising, marketing plan ed altre diavolerie coniate da chi può permettersi di scaldare tutto il giorno una poltrona col proprio posteriore, spesso a spese altrui.

Il mio lavoro consiste nell'individuare, tramite una corretta anamnesi composta da varie domande, i problemi del tuo centro estetico da risolvere con maggiore urgenza.
La soluzione deve però concretarsi in azioni chiare, semplici ed immediate.

In definitiva io ti aiuterò nel marketing, che per me vuol dire

FARE DELLE COSE GRAZIE ALLE QUALI I CLIENTI SCELGANO TE E NON I TUOI CONCORRENTI, COMPRANDO I SERVIZI SVOLTI DA TE E DAI TUOI COLLABORATORI, AD UN PREZZO CHE TI CONSENTA DI GUADAGNARCI.

Tutto il resto è aria fritta e la maestria vera consiste nel rendere semplici i concetti complicati, non viceversa.

Ciao da Alex, al prossimo post.




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