mercoledì 5 dicembre 2012

Marketing e centri estetici...ma quanti centri estetici ci sono?



Io penso una cosa, semplice semplice, e te la dico schiettamente:
"Amiche estetiste, siete in troppe!!! Molte di voi devono levarsi dalle palle!!!"


L'ultimo censimento in mio possesso parla di circa 25000 centri estetici nel territorio nazionale, concentrati principalmente nel nord, nonché di altre 6000 strutture legate al benessere (spa, strutture estetiche all'interno di palestre, ecc.)


Ma procediamo con ordine.....

Nell'ultimo post abbiamo incominciato a parlare dell'importanza di un portafoglio clienti soddisfatto e fidelizzato all'interno di un Istituto di Bellezza.
A me capita spesso di percepire una certa rassegnazione, da parte della titolare di un centro estetico, dinanzi all'abbandono o all'infedeltà del cliente.
La giustificazione maggiormente addotta suona, più o meno, così:




"Ale, ma hai visto in quale piazza lavoro io? Ma ci sono un sacco di centri estetici oltre al mio, è normale che diversi clienti vadano e vengano.....".
E' "normale" un paio di


palle!!!!!!!

Stanely Marcus, titolare della catena di magazzini Neiman Marcus, anni fa pronunciò una frase bellissima, che a mio parere dovrebbe rappresentare una pietra miliare nella testa di ogni imprenditore:
".....vi siete mai chiesti per quale motivo, nello stesso viale, esistono diversi supermercati? Perché forniscono un servizio di vendita così scadente che tutti sopravvivono grazie al continuo passaggio di clientela insoddisfatta da un supermercato all'altro....."

Capito l'antifona, amica professionista dell'estetica?
Se una cliente ti molla o ti tradisce, a parte alcune rarissime eccezioni, c'è qualcosa che non va e tu devi chiederti il perché.

Ciò che conta è sapere se la clientela rimane contenta del trattamento ricevuto, soddisfacente al punto tale da indurla a ritornare da te.
Insomma, tu t'intaschi il denaro della tua cliente in cambio di una promessa, ma sei sicura che la mantieni?
Fornisci dei motivi di soddisfazione veritieri?
Te lo dico perché so cosa significa gestire un'attività come la tua, conosco i tuoi mille impegni quotidiani e le rogne puntualmente incombenti.
Gli appuntamenti con i clienti, la burocrazia, il commercialista, le collaboratrici, gli assalti alla porta dei venditori, i fornitori, il magazzino, ecc. ecc.
Quindi è comprensibilissimo che, investita dal dedalo degli impegni giornalieri, tu perda di vista l'aspetto più importante e vitale nella tua attività, la soddisfazione del cliente.



Come ti ho detto sopra è plausibile che tu perda il "focus" su questo aspetto prioritario.
Il problema è che il fenomeno è comprensibile per te, per me ma non per il cliente, totalmente disinteressato ai tuoi problemi.
Mettitelo bene in testa:
AL CLIENTE NON GLIENE FREGA UN FICO SECCO DELLE TUE MENATE, HA GIA' LE SUE, OK?
Al cliente interessa solamente il grado di soddisfazione che riceverà dal servizio o trattamento che gli farai.

Così, spesso, dinanzi alla perdita di un cliente l'estetista si lagna di tutto, tranne che degli aspetti realmente responsabili, vale a dire una qualità percepita non sufficiente oppure una promessa disattesa.
Capita di pensare che i clienti persi siano curiosi di provare altri centri estetici, siano attratti dalle promozioni o dai prezzi più bassi, abbiano perso il lavoro, si siano trasferiti, siano morti, abbiano miracolosamente perso peli e ciccia o scoperto l'elisir dell'eterna giovinezza.
In pochi casi così effettivamente è, ma esistono anche motivazioni controllabili.

Il problema risiede nel fatto che la titolare di un istituto di bellezza, di sovente, ignora la differenza tra ragioni controllabili e ragioni incontrollabili.
Questo discorso lo approfondiremo in seguito; oggi ti sintetizzo che molti centri estetici non sanno come fidelizzare il cliente.
L'errore più dannoso risiede nell'etichettare il cliente fedifrago come un indefesso (mi raccomando il prefisso "inde", ok?) incontentabile, un rompiscatole lamentoso e piagnone, insoddisfatto perennemente del trattamento ricevuto.
E' vero che esistono dei clienti così, meglio perderli che trovarli, ma fai attenzione!
Un simile atteggiamento mentale, inevitabilmente, t'induce ad un esiziale e duplice errore:

  • devia la tua attenzione dal costante impegno nel fornire un servizio al massimo livello;
  • fa sì che tu possa affibbiare al cliente, troppo frettolosamente, l'etichetta di inguaribile rompiballe.
 Anche per oggi può bastare, al prossimo post.




martedì 4 dicembre 2012

Marketing per Centri Estetici...quale è il patrimonio più importante?




Professionista dell'Estetica, dopo qualche mese di inattività il Blog dell'Estetica Professionale riapre i battenti affrontando subito un argomento di primaria importanza.
Io inizio sempre i miei percorsi di consulenza con un'anamnesi dettagliata del Centro Estetico, al fine di individuare punti di forza e di debolezza, nonché aree d'intervento prioritarie.



Una domanda che rivolgo spesso è:
"secondo te, il patrimonio più importante per il tuo Istituto di Bellezza è.....?".
In genere ottengo le risposte più variegate, ovvero "la mia professionalità", "i miei locali", "i macchinari che ho acquistato", "la mia formazione", eccetera eccetera.
Pochi mi forniscono immediatamente il responso corretto.
Professionista dell'Estetica, o meglio, Imprenditore in genere: sia che tu gestisca una microimpresa con un solo lavorante o che tu conduca una multinazionale con centomila addetti (wow, se leggi il mio blog allora sono proprio un figo!) il patrimonio più importante è:
il cliente!!!!!!!!



Per tutti gli Istituti di Bellezza è ormai vero che la vera risorsa scarsa è, oggi, il cliente.
La clientela fedele e soddisfatta costituisce, per ogni impresa, attualmente il patrimonio più prezioso, il cui grande valore non figura peraltro in nessun bilancio fornitovi dal vostro bravissimo commercialista.
Ecco dunque che la salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio divengono una priorità indiscutibile nelle strategie aziendali.





Fino a qualche anno fa il Marketing per i Centri Estetici si focalizzava sulla conquista di nuova clientela, all'insegna di un mercato costantemente in crescita (ma quanta nostalgia...).
La fidelizzazione dei clienti è essenziale adesso, poiché costa assai meno della conquista.
Il cliente, oramai esperto, tende a dare per scontati i "basics" dell’offerta (affidabilità e sicurezza del trattamento estetico, prezzo competitivo, comunicazione corretta, professionalità di chi lo esegue, ecc.).
Inoltre prodotti e servizi estetici sono sempre più simili tra loro e vengono imitati con rapidità crescente.



Sempre più diffuso è il ricorso al servizio di alta qualità per disporre di un elemento differenziale capace di soddisfare e quindi di fidelizzare il cliente.
Ecco dunque che l’approccio di marketing classico si deve arricchire ed orientare verso un nuovo marketing, caratterizzato da fidelizzazione, qualità percepita del servizio, grado di soddisfazione, gestione della relazione e della comunicazione con il cliente.


L’azione di marketing va osservata nel suo complesso, volto alla conquista ed alla conservazione del cliente, potendo essere vista come un insieme di tre famiglie di leve e processi:

1.  L’offerta di marketing intesa classicamente, composta dalle note leve di prodotto, prezzo, promozione e distribuzione;
2.  L’attenzione ai dettagli, vale a dire la capacità di trasformare l’offerta generica in una presentazione personalizzata per il cliente;
3.       La capacità di stupire il cliente, al fine di incrementare il margine di fidelizzazione ed incentivare, anche inconsciamente, il cliente stesso a promuovere presso altri il servizio o trattamento ricevuto.




La conservazione della clientela è uno degli obiettivi strategici più importanti, una vera e propria chiave di volta sia per i profitti che per la competitività in un mercato sempre più agguerrito.
Basti pensare che un miglioramento del 5% nella quota di conservazione della clientela fa salire i profitti da un 25% fino ad un 100%!!!!!!

Per contro le defezioni dei clienti hanno un costo che può essere calcolato.
Invece molte estetiste sottostimano il costo della perdita di un cliente.



Per oggi basta così.....